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IL MALE DEGLI ARDENTI

L’inaugurazione della mostra si terrà il 22 aprile ore 18:30

Titolo Mostra: Il Male degli Ardenti di Giovanna Caimmi
A cura di: Beatrice Buscaroli
Conferenza stampa e preview: 20 aprile ore 12
Data inaugurazione: 22 aprile 2016, 18.30
Sede espositiva: ABC, Via Alessandrini 11 – Bologna
Periodo di apertura al pubblico: 22 aprile / 28 maggio 2016
Orario di apertura: dal martedì al sabato – dalle 17.30 alle 19.30 / Domenica e lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Contatti per il pubblico:
abc.bo@libero.it Tel: 320 918 83 04
Sito web:
www.abcbo.it/abc; Facebook: Abc.bo
www.giovannacaimmi.it

A Bologna, dal 22 aprile al 28 maggio, sarà possibile visitare la mostra di Giovanna
Caimmi Il Male degli Ardenti, a cura di Beatrice Buscaroli e fortemente voluta
da ABC per rendere omaggio in modo originale al grande artista olandese
Hieronymus Bosch, di cui ricorre quest’anno il cinquecentenario della morte.
L’artista ha sviluppato un progetto complesso ispirandosi ai lavori del pittore
fiammingo, da lei rielaborati in maniera del tutto personale. In esposizione ci saranno
diverse tipologie di opere: sculture create nella compresenza di materiali diversi,
ceramica, marmo, ma anche gomma siliconica, plex e natura, disegni, ma anche
numerosi video che animano oggetti e sculture.
Tutto comincia tre anni fa con un viaggio a Lisbona, durante il quale la Caimmi rimane
totalmente affascinata dal trittico Le tentazioni di San’Antonio dell’artista olandese,
che diventa immediatamente per lei ispirazione profonda e impossibile da ignorare.
L’artista inizia, così, il lavoro che porterà alla realizzazione di questa mostra e lo fa
estrapolando dal trittico dettagli e particolari, mettendo in scena le sculture nei set
che vengono successivamente animati in After Effect. Come racconta Angelo
Antonio Fierro, che ha prodotto un lungo testo di commento a quest’opera, “con
l’occhio prestato alla cinecamera, Giovanna Caimmi affonda lo sguardo in questi
dettagli, li riproduce, li amplifica, li rinnova inserendo movimenti inespressi e
sottintesi nei quadri, restituendogli un movimento virtuale, frutto dell’immaginazione
fabbrica dell’artista.
Materiali antichi rinvenuti nei cristalli quarziferi, palesi o nascosti nelle ceramiche,
nell’argilla e nel marmo, sono da lei utilizzati facendoli interagire con le più
moderne tecnologie, creando così un intreccio unico e particolare tra antichità
e modernità. In questo modo, l’artista rinnova il legame “boscoso” intriso di
rievocazioni paracelsiane, rimodernandolo nella scelta di materiali sub-naturali come il
plex o la gomma siliconica, ma anche rafforzando il legame con la Madre Natura
grazie all’utilizzo di rami come basamento e contrasto.”